Pawel Opalinski - Strutture del Tempo
“Possiamo misurare il tempo in modo molto preciso, lo trattiamo come qualcosa di prezioso che può essere risparmiato o sacrificato, ci lamentiamo della sua mancanza e infatti non sappiamo nemmeno dire cosa sia realmente. In fotografia, il tempo è strettamente correlato alla registrazione meccanica delle immagini e alla registrazione delle onde luminose riflesse dagli oggetti fotografati. La definizione di cui sopra mostra la convinzione comune che una fotografia creata come risultato della registrazione meccanica sia un riflesso del mondo che conosciamo. Lo è davvero?"(...)Pawel Opalinski - Strutture del Tempo
La Galleria Rossocinabro è lieta
di presentare la mostra personale di Pawel
Opalinski, artista visivo e fotografo polacco di
fama internazionale. La mostra, intitolata
"Strutture del Tempo", offrirà al pubblico romano
un'opportunità unica di ammirare le celebri serie
"Guerra nella 5a dimensione" e "Strutture del
Tempo", già riconosciute a livello internazionale
come icone della fotografia contemporanea.
Le opere di Opalinski, premiate in numerosi concorsi
internazionali tra cui gli IAA Awards di New York, i
MUSE Photography Awards e il Premio Internazionale
Michelangelo, esplorano temi universali come il
tempo, la guerra e la realtà attraverso un
linguaggio visivo potente e innovativo.
The Artfacts ha recentemente inserito Opalinski tra
i 100 artisti più influenti al mondo nelle categorie
"fotografia d'arte" e "astrazione-creazione",
consolidando così la sua posizione di punta nel
panorama artistico internazionale.
“Possiamo misurare il tempo in modo molto
preciso, lo trattiamo come qualcosa di prezioso che
può essere risparmiato o sacrificato, ci lamentiamo
della sua mancanza e infatti non sappiamo nemmeno
dire cosa sia realmente. In fotografia, il tempo è
strettamente correlato alla registrazione meccanica
delle immagini e alla registrazione delle onde
luminose riflesse dagli oggetti fotografati. La
definizione di cui sopra mostra la convinzione
comune che una fotografia creata come risultato
della registrazione meccanica sia un riflesso del
mondo che conosciamo. Lo è davvero?
Immaginiamo il tempo come un valore lineare, senza
inizio e senza fine. Quando a questa idea
aggiungiamo ulteriori valori lineari – che sono la
somma delle dimensioni fisiche degli oggetti –
otteniamo il cosiddetto spazio non euclideo, in
geometria chiamato spazio di Minkowski. La
determinazione di questo spazio divenne il punto di
partenza per la formulazione della teoria della
relatività ristretta da parte di Albert Einstein.
Uno dei presupposti di questa teoria è la
registrazione lineare del tempo e della posizione
degli oggetti e la relatività della simultaneità:
quando due eventi sono percepiti come
simultaneamente da un osservatore, non significa che
lo saranno ancheper un altro osservatore. Dobbiamo
quindi utilizzare molti spazi non euclidei per
creare un'immagine di tutte le cose e la storia di
tutti gli eventi.
Quando li mettiamo uno sopra l'altro, otteniamo
l'immagine di un multiverso in cui tutti i mondi
possibili coesistono fianco a fianco, compresi i
mondi paralleli.
"Structures of Time" è la mia visione fotografica di
un multiverso di questo tipo, che gli esseri umani
non possono vedere, ma allo stesso tempo ne
percepiscono o immaginano l'esistenza sulla base di
teorie scientifiche, concetti filosofici o credenze.
Una visione dello spazio-tempo come insieme di
eventi in cui vediamo non tanto una registrazione
delle nostre azioni attuali, ma una sintesi degli
sforzi generazionali.
La chiave della presentazione è il ritmo
caratteristico e alternato (disposizione, estetica e
sequenza delle opere), basato su diverse dominanti
che organizzano lo spazio visivo nelle gallerie.
Funziona in modo simile a un successo musicale:
indipendentemente dal tipo di mezzo, attira sempre
l'attenzione e lo fa ogni volta nello stesso modo.
Quindi, che sia New York o Roma, tutti vedono lo
stesso ritmo costruito dai miei lavori e ricevono lo
stesso codice visivo da leggere. Mantenendo questo
tipo di principi democratici e osservando le
reazioni degli spettatori delle mie mostre, ho
l'opportunità di conoscere le differenze culturali
nella ricezione dell'arte. Per me queste sono
esperienze preziose, grazie a loro il mio linguaggio
visivo continua ad evolversi”. (Pawel Opalinski)
https://rossocinabro.com/opalinski-pawel/
Pawel Opalinski -
Strutture del Tempo
30 Novembre – 7 Dicembre2024
Rossocinabro
Via Raffaele Cadorna, 28
00187 Roma
Lun-Ven 11:30 – 17:00
Entrata libera
Opening: sabato 30 novembre ore 18-20
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